Dall'inizio del conflitto sono oltre 6mila i manifestanti arrestati in Russia
In Russia si continua a protestare contro la guerra: decine di manifestanti sono stati arrestati in un nuovo raduno a San Pietroburgo. La chiamata alla contestazione stavolta era arrivata dall'oppositore del Cremlino Alexei Navalny, che dal carcere aveva invitato i russi a scendere in piazza contro l'invasione in Ucraina.
"Perché a Mosca devono decidere per noi contro chi o cosa dobbiamo combattere?" dice Kirill Baksedov, ingegnere 26enne che ha preso parte alla protesta. "È tutto senza senso quello che sta succedendo. È un casino quello che sta succedendo".
"Sono contro la guerra - gli fa eco Elena Maksinyuk, imprenditrice 43enne - mio marito è ucraino, io sono russa, abbiamo un figlio che è metà ucraino e metà russo: sono contro l'uccisione dei nostri fratelli".
Tra gli arrestati anche un artista e attivista di 77 anni.
Migliaia di persone nelle città di tutta la Russia hanno sfidato le minacce della polizia e organizzato proteste fin dall'inizio dell'invasione: da allora, sono oltre 6mila i manifestantu arrestati