Da "Indiana Jones" a Macron: ecco il variegato fronte ambientalista a Marsiglia

Da "Indiana Jones" a Macron: ecco il variegato fronte ambientalista a Marsiglia
Diritti d'autore AP Photo/Daniel Cole
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Dalla tutela dell'Amazzonia allo stop dell'inquinamento da plastiche ai danni degli oceani: se ne discute al vertice sulla biodiversità a Marsiglia. Presente al summit anche l'attore e attivista ambientale Harrison Ford

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Da "Indiana Jones" a Emmanuel Macron senza soluzione di continuità.
Il fronte ambientalista è variegato e rilancia l'appello alla tutela della biodiversità, in occasione del vertice dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), in programma a Marsiglia. 
Lo sguardo è a tutto campo con alcune proposte, che mirano ad essere riprese nei prossimi appuntamenti sensibili, dalla COP15 di Kunming sulla biodiversità al Food System Summit di settembre sino alla COP26 sul clima di Glasgow.

Alcune proposte al vaglio a Marsiglia

Tra le priorità individuate figurano la tutela di almeno l’80% dell’Amazzonia (obiettivo da perseguire entro il 2025), lo stop all’inquinamento da plastiche ai danni degli oceani entro il 2030, l'aumento globale della spesa per la tutela della biodiversità di 10 volte rispetto agli 80 miliardi di dollari attuali.

L'emergenza è pressoché globalmente riconosciuta, ma questa diffusa coscienza ambientale si arena più spesso sugli interventi da mettere in campo in maniera condivisa.

"La lotta per la biodiversità è un elemento che permette di rispondere alle conseguenze del cambiamento climatico e di avanzare più rapidamente anche su quel fronte - ha sottolineato il presidente francese Macron, che ha fatto gli onori di casa - queste lotte sono essenziali, non solo per la buona salute del pianeta, ma per la sopravvivenza dei popoli indigeni. La battaglia per la biodiversità, contro il cambiamento climatico, è una lotta a sostegno di questi popoli che, per secoli, a volte millenni, hanno preservato spazi e biodiversità che la globalizzazione ha sconvolto."

Perdita della biodiversità: il costo ambientale ed economico

Presente alla sessione marsigliese anche l'attore e attivista ambientale, Harrison Ford, che ha esortato tutti a mettersi al lavoro: "La terra ha ecosistemi insostituibili: conservando solo una piccola frazione di zone umide, foreste tropicali e mangrovie, possiamo proteggere la nostra fauna, la nostra aria, l'acqua, il cibo, i posti di lavoro e il clima."

Secondo il report “Biodiversità a rischio 2021”, che Legambiente ha lancia in occasione della giornata mondiale della biodiversità del 22 maggio, in tutto il mondo, un milione di specie tra piante, insetti, uccelli e mammiferi sono attualmente minacciate di estinzione. E ogni giorno si estinguono fino a 200 specie.

La biodiversità continua a essere oggetto di aggressioni e negligenze. Il costo non è solo ambientale: circa i due terzi dei servizi offerti gratuitamente dagli ecosistemi mondiali (dalla regolazione climatica alla fornitura di acqua dolce, dalle risorse ittiche alla fertilità dei suoli) si stanno impoverendo a causa di fattori antropici, una perdita che in termini economici potrebbe rappresentare il 7% del Pil mondiale.

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