Gelo in mezza Europa: la minaccia alle imprese agricole

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Il timore degli imprenditori agricoli, danni a vigneti e frutteti

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Il gelo di fine primavera, che ha colpito i vigneti francesi, sta minacciando i raccolti in Champagne, Borgogna e altrove.

Nell'Indre-et-Loire il viticoltore Jean de Saint Venant è costretto a dare fuoco a fieno e paglia per contrastare gli effetti potenzialmente catastrofici dell'improvviso calo delle temperature: "Quindi, stamattina, per combattere il gelo, visto che abbiamo temperature che sono scese a -3 e a -5 in alcuni posti, abbiamo deciso di bruciare balle di fieno o paglia per poter creare una sorta di schermo di fumo. Così, quando il sole sorge, in quel momento, si ha una piccola protezione, come un paio di occhiali da sole, sopra le gemme, in modo che possano scongelarsi il più lentamente possibile."

A Westhoffen, vicino a Strasburgo, i frutticoltori Daniel e Nathalie Dettling ricorrono a fuochi e stufe per limitare i danni del gelo.

"Non saremo in grado di salvare tutto, chiaramente - dice Dettling - al momento, pesche e albicocche richiedono più attenzioni. Pensavamo di riuscire a evitare il danno, ammetto che non ero pronto al 100%. Non ci credevo troppo, ma alla fine ne siamo usciti".

Escursioni termiche e danni alle coltivazioni hanno sollevato i timori di una replica del 2017, quando il gelo in aprile, in Francia, ha portato a una vendemmia inferiore del 16% rispetto alla media, spingendo molti vignaioli sulla soglia della bancarotta.

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