Brexit, Regno Unito: pollice "verso" per chi ha il pollice verde

Brexit, Regno Unito: pollice "verso" per chi ha il pollice verde
Diritti d'autore AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Luke Hanrahan - Edizione italiana: Cristiano Tassinari
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Il settore delle piante ornamentali nel Regno Unito è sempre più in difficoltà dopo la Brexit. Piante abbandonate, lavoratori "europei" che non possono raggiungere l'Inghilterra, domanda in crescita, prezzi alti: i rivenditori del giardinaggio sono decisamente in crisi. Tutta colpa della Brexit.

PUBBLICITÀ

Pollice verso per chi ha il pollice verde.

Con la Brexit, problemi senza fine

Per i rivenditori di giardinaggio e i giardinieri del Regno Unito, la Brexit ha colpito duramente: pochi lavoratori "europei", molte piante non raccolte, burocrazia infinita e il sistema-Johnson per i lavoratori europei che non si applica al settore delle piante ornamentali.

Ma il problema riguarda anche gli acquisti dall'estero.

."Compriamo grandi quantità di piante dall'Europa, prevalentemente Olanda e Belgio, ma anche Italia e Germania. L'impatto principale è stato sull'importazione delle piante. Dal primo gennaio abbiamo avuto problemi enormi e questo sta causando costi e ritardi anche all'importazione", spiega Boyd Douglas-Davis, direttore dei British Garden Centers.

Euronews
"Dal 1° gennaio le cose sono diventate molto più complicate".Euronews

Lockdown = giardinaggio

domanda è due-tre volte più alta del normale, grazie ai tre milioni di persone in più nel Regno Unito che si sono appassionati (quasi professionalmente) al giardinaggio durante i vari periodi di confinamento. Ma l'offerta è diminuita di circa il 50%.

Spiega l'inviato di Euronews, Luke Hanrahan:
"Questa pianta di garofano deve essere coltivato sul continente europeo, perché il tempo nel Regno Unito non è così adatto. Viene dai Paesi Bassi e ora costa il 20% in più per portarlo qui nel Kent, in Inghilterra, il che sta causando un vero caos nei centri di giardinaggio".

Euronews
Il nostro inviato nel Kent.Euronews

Il "passaporto europeo delle piante"

E questo perché ogni erba, fiore, albero o arbusto ha il suo passaporto europeo.
Quel passaporto che - oltre al danno, la beffa - non è più applicabile nel Regno Unito.

Spiega Boyd Douglas-Davis, direttore dei British Garden Centers: "Ad ogni pianta, prima di attraversare il mare, deve essere rilasciato un certificato fitosanitario. Ogni pianta ha quel certificato, che deve accompagnarla nel Regno Unito. Inoltre, ora c'è l'obbligo di registrazione delle piante, dove dobbiamo notificare alle autorità inglesi tutto ciò importiamo prima che attraversi la Manica e raggiunga le nostre coste".

Fino a quando il "passaporto europeo delle piante" non comprenderà il Regno Unito, i produttori saranno in grandi difficoltà e i consumatori dovranno pagare tutto piu caro.

Euronews
Tempi duri per i pollici verdi.Euronews
Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Brexit peggio della pandemia: la crisi dell'agricoltura inglese (senza lavoratori stranieri)

Il business europeo post Brexit. La fuga delle imprese dal Regno Unito verso la Francia

Brexit: le api sono le nuove vittime? La storia triste di Patrick,apicultore nel Kent da 40 anni