Quella di Trump è follìa oppure si tratta di un progetto politico?

Quella di Trump è follìa oppure si tratta di un progetto politico?
Diritti d'autore John Minchillo/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
Diritti d'autore John Minchillo/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
Di Alberto De Filippis
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Donald Trump sembra finalmente disposto a mollare, ma anche se lo abbandonano i suoi più fedeli alleati, un nutrito gruppo di elettori ancora lo sostiene. Un tesoretto su cui costruire un futuro politico

PUBBLICITÀ

Donald Trump ha perso la sua battaglia finale o la sta ancora combattendo? Il personaggio è urticante e divisivo. Prima chiede ai suoi sostenitori di recarsi in Campidoglio per protestare contro il riconoscimento della vittoria di Joe Biden, poi chiama vigliacco il suo vice, Mike Pence, per aver presieduto la sessione e infine chiede ai suoi sostenitori di ritirarsi e rispettare le forze dell'Ordine. Eppure alcuni analisti credono ci sia del metodo nella sua follìa. Obiettivo è quello di mettere all'angolo non i democratici, ma proprio il partito repubblicano utilizzando i voti ottenuti durante le elezioni perdute e magari creando qualcosa di nuovo nel panorama americano. Un partito ultraconservatore fuori dal duopolio asinello-elefantino.

Trump durante il comizio di mercoledì in cui aveva incitato i suoi sostenitori a non accettare il risultato delle urne

Molti dei suoi alleati politici lo stanno abbandonando. È il caso del senatore Lindsey Graham. Prima antagonista e poi alleato, ma dopo gli ultimi sviluppi Graham ha detto: "Trump e io, siamo stati compagni di viaggio. Dopo quello che è accaduto però posso dire solo una cosa: contatemi fuori. Ne ho davvero abbastanza".

Dopo messaggi incendiari, Trump cerca di riportare la calma

Eppure moltissimi americani sono ancora dalla parte del miliardario. Se la politica lo considera ancora un corpo estraneo, una larga parte di elettori lo vede in modo diverso. E anche di questo il partito repubblicano dovrà tenerne conto come afferma questo analista.

Dice Thomas Gift, professore associato di scienze politiche all'University College di Londra: "C'è stato un recente sondaggio che ha mostrato come oltre il 45 per cento dei repubblicani approvi in qualche modo l'assalto al Campidoglio. È il segmento della destra americana che sostiene incessantemente Trump, è convinto della frode elettorale ai suoi danni. È anche quella parte della destra americana che molti politici repubblicani hanno paura di alienarsi, che potrebbe continuare a sostenere le ambizioni politiche di Donald Trump anche dopo aver lasciato l'incarico ".

Intanto il 20 gennaio, data del passaggio delle consegne, si avvicina. Trump ha ammesso che il passaggio di poteri sarà compiuto in modo sereno, ma dopo quanto visto in questi giorni è lecito avere dei dubbi e temere che altre azioni violente possano ripetersi. L'assalto al Campidoglio ha aperto una strada e ci potrebbe essere qualcuno disposto a volerla intraprendere

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

I disordini a Washington e il monito all'Europa

Ucraina, dopo i missili Usa servono soldati: si punta ai profughi in Polonia e Lituania

Usa, l'ex vicepresidente Pence: "Io contro l'isolazionismo, dobbiamo sostenere gli alleati"