Sanità, l'Ue serra le file: più coordinamento sulle emergenze sanitarie

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Affrontare in maniera congiunta le minacce sanitarie transfrontaliere: è l'obiettivo annunciato dalla Commissione europea

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Bruxelles muove i primi passi verso la costruzione dell'Unione europea della salute annunciata dal presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo stato dell'Unione.

La Commissione presenterà una serie di proposte per rafforzare il quadro di sicurezza sanitaria e potenziare il ruolo delle principali agenzie nella risposta alle crisi.

Dice Stella Kyriakides, Commissario Ue per la salute e la sicurezza alimentare: "Rafforzando il mandato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, per esempio, saremo in grado, di emettere delle raccomandazioni. Potremo richiedere legalmente agli Stati membri di presentare i loro dati, saremo in grado di monitorare la loro capacità negli ospedali, nelle unità di terapia intensiva e nel personale. Saremo in grado di inviare team di esperti negli Stati membri quando saranno necessari in una crisi sanitaria pubblica".

Margaritis Schinas, vice presidente della Commissione per la promozione dello stile di vita europeo, ha detto, aggiunge: "Oggi stiamo facendo un grande passo, un passo importante, verso una vera Unione europea della salute. Stiamo rafforzando la nostra gestione congiunta delle crisi per prepararci e rispondere alle gravi minacce sanitarie transfrontaliere. Le agenzie dell'Ue devono avere mandati ancora più forti per proteggere meglio i cittadini dell'Ue. Un maggiore coordinamento a livello europeo, con strumenti più efficaci, è l'unica via da seguire nella lotta contro la pandemia Covid-19 e le future emergenze sanitarie".

Nel tweet: "Oggi proponiamo i primi elementi costitutivi di un'Unione europea più sicura, meglio preparata e più resistente nel settore della salute".

Sui tempi di realizzazione del progetto per la gestione congiunta delle minacce sanitarie transfrontaliere, Andrea Ammon, direttore del Centro, non si sbilancia: " So che tutti si impegnano a realizzzarlo prima possibile senza compromettere le regole di qualità e sicurezza - commenta Ammon - ma in realtà è difficile dire quando. Penso ottimisticamente che potrebbe essere il primo trimestre dell'anno prossimo, ma non posso essere più preciso".

Nell'Unione europea il numero totale di morti confermate a causa della pandemia europea supera i 315mila decessi.

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