il Karlovy Vary International film festival trasloca a causa della pandemia. Non si terrà come da tradizione nella città ceca ma si faranno proiezioni nei cinema di tutto il Paese
The show must go on. E così il Karlovy Vary International film festival si terrà nonostante la pandemia da Covid-19, anche se in una versione "ibrida".
Non verranno affollati i tradizionali luoghi della rassegna nella città ceca, ma si cercherà comunque di mantenere la condivisione pubblica degli spettacoli attraverso proiezioni in un centinaio di teatri e cinema di tutto il Paese.
"Abbiamo selezionato 16 titoli", dice il direttore del Festival, Jiri Bartoska, "Tre di questi sono delle prime visioni in Europa e una mondiale. Gli spettatori non hanno potuto venire qui, e quindi abbiamo deciso che andremo noi da loro".
L'iniziativa si chiama "Tady Vary", ovvero "Vary è qui". Fino all'11 luglio, tranne che nei giorni di apertura e chiusura, verrannno proiettati due film. I tradizionali dibattiti con i registi prima e dopo le visioni, verranno trasmessi in diretta streaming.
La pellicola d'apertura è stata l'australiana "Babyteeth" di Shannon Murphy.
L'organizzazione del Festival sta anche pianificando un'edizione speciale di quattro giorni a novembre, questa volta tutta a Karlovy Vary, nelle storiche sedi delle proiezioni, con la proposta di una trentina di titoli.
In questi giorni il tappeto rosso, orfano delle star ma allestito come negli anni passati, è a disposizione dei turisti che si divertono a scattare fotografie.