Una cerimonia "intima" a Omaha Beach, alla quale non è mancato il veterano Charles Norman Shay
Quest'anno le celebrazioni per il 76esimo anniversario del D-Day - lo sbarco in Normandia che segnò l'inizio della liberazione dell'Europa dall'occupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale - sono particolari. In tempo di pandemia, sono pochi ad aver partecipato all'alba alla commemorazione privata a Omaha Beach.
Ma il sindaco di Saint-Laurent-sur-Mer, Philippe Laillier, ci teneva a questo omaggio, per non dimenticare: "Quando diciamo che non dimentichiamo, non è tanto per dire", ha detto il primo cittadino. "Lo diciamo sul serio: noi non dimentichiamo. Ieri sera ho parlato con gli americani, che non possono essere qui oggi. Ma ci sono con il pensiero. Qualunque cosa accada, il 6 giugno in Normandia, non possiamo dimenticare".
Oltre al veterano Charles Norman Shay, habitué delle celebrazioni che a quasi 96 anni si è fatto portabandiera, alcuni funzionari locali, dei rievocatori in uniforme americana e qualche giornalista. Davanti a loro, la scultura "Les Braves" (i coraggiosi).
A breve distanza tre gendarmi sorvegliano, per impedire l'accesso al pubblico o ai curiosi. Un cartello "Cerimonia privata" scoraggia coloro che vogliono avvicinarsi troppo.