Contestato l'accesso alla PMA da parte di donne sole e coppie lesbiche
I bambini devono avere una famiglia tradizionale: è l'assioma che anima le azioni del fronte di protesta contro il disegno di legge, al vaglio del Parlamento francese, sull'accesso alla procreazione medicalmente assistita da parte di donne sole e coppie lesbiche. In diverse centinaia sono scesi in piazza a Parigi per dire no.
PMA, le voci della protesta a Parigi
Ludovine de La Rochere, dell'associazione Manif pour tous, ha commentato con netta contrarietà: "Tutti hanno un padre e una madre - ha dichiarato - immaginate se il governo francese potesse intenzionalmente, deliberatamente privare i figli dei loro padri. Quale ingiustizia, e quale aberrazione sarebbe".
"Abbiamo quattro richieste da fare, non ci limitiamo alla denuncia - ha aggiunto Pascale Moriniere, presidentessa dell'associazione delle famiglie cattoliche - primo, una moratoria per questo disegno di legge; secondo, principi di precauzione da applicare alla filiazione e alla procreazione umana; terzo, il lancio di una grande campagna contro l'infertilità e per promuovere la fertilità; ed infine, l'abolizione generale in tutto il mondo della maternità surrogata e della commercializzazione degli esseri umani".
Procreazione medicalmente assistita: cosa cambia con la nuova legge in Francia
Finora, le coppie lesbiche e le donne sole in Francia, che desiderano avere figli, devono andare all'estero, in particolare in Belgio e Spagna. Ma, secondo un recente sondaggio (BVA), quasi due terzi dei francesi sono favorevoli all'estensione della procreazione medicalmente assistita. La legge riguarda anche l'istituzione della filiazione coniugale, l'aumento dell'anonimato del donatore di sperma, il congelamento degli ovuli, i test genetici sulle cellule staminali embrionali.
Sono in particolar modo contrari alla legge la maggior parte dei deputati di Les Républicains e quelli dell'estrema destra di RN. Il timore espresso è che l'estensione della procreazione assistita a tutte le donne possa avere un effetto domino e portare, successivamente, alla legalizzazione della maternità surrogata, oggi vietata.