Norvegia: arrestato il Mullah Krekar, dopo la condanna a 12 anni

Una foto recente del Mullah Krekar.
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Di Cristiano Tassinari
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Dopo la condanna per terrorismo da parte della Corte d'Assise di Bolzano, il Mullah Krekar è stato arrestato lunedi sera in Norvegia, dove viveva da tempo, a piede libero. Ora Oslo potrebbe autorizzare l'estradizione.

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Condanna in contumacia a 12 anni per Il Mullah Krekar.
Ed è stato subito arrestato, nella serata di lunedi, in Norvegia - dove si trovava da tempo, a piede libero - su richiesta delle autorità italiane, a seguito della sentenza emessa dal tribunale di Bolzano.

Già nel 2015, Krekar era stato coinvolto in un'indagine europea ed arrestato dalle autorità giudiziarie norvegesi.

Nel processo a carico di sei presunti jihadisti, il Mullah Krekar è stato condannato per essere a capo di un gruppo terroristico.

Con un tweet, Krekar aveva criticato la sentenza.

Contatti con Al Qaeda

Krekar, vero nome Faraj Ahmad Najmuddin, un curdo-iracheno, era la "guida spirituale" della cellula jihadista Rawthi Shal - in contatto con Al Qaeda fin dall'epoca dell'11 settembre 2001.
Nel 2015, Krekar aveva pregato per i terroristi islamici che avevano compiuto la strage di Charlie Hebdo.

L’accusa aveva chiesto 10 anni per Krekar. Con lui sono stati condannati anche gli altri cinque imputati: a Rahim Karim Twana e Hamasalih Wahab Awat sono stati inflitti 9 anni, mentre per Abdul Rahman Rahim Zana, Jalal Fatah Kamil e Hamad Bakr sono stati decisi 7 anni e 6 mesi.

La lettura della sentenza al processo per Krekar. (Bolzano, 15.7.2019).

Stavolta la Norvegia concederà l'estradizione?

In passato l'Italia aveva rinunciato all'estradizione di Krekar per questioni formali, ma ora le autorità di Oslo potrebbero dare il via libera.

La cellula jihadista, operativa tra Merano e Bolzano, indiziata di voler compiere atti di matrice terroristica sul territorio italiano - fu smantellata nel novembre 2015 a seguito dell'indagine dei Ros di Trento.

Dalle indagini emerge il ruolo di leader, organizzatore, ideologo e procacciatore di fondi che Krekar svolgeva nella rete dell'estremismo islamico.
Si occupava intensamente della formazione dei suoi adepti, attraverso materiale propagandistico, i suoi scritti e, addirittura, un'università online.

Tutti i guai giudiziari del Mullah Krekar in questo articolo del Fatto Quotidiano.

Risorse addizionali per questo articolo • ANSA

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