Stallo politico in Moldova, la premier Maia Sandu: "Il nuovo governo è legittimo"

Stallo politico in Moldova, la premier Maia Sandu: "Il nuovo governo è legittimo"
Diritti d'autore REUTERS/Valentyn Ogirenk
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Di Euronews
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Dopo la decisione della Corte Costituzionale di annullare le nuove nomine la situazione politica nel paese è sempre più confusa

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Si fa sempre più confusa la situazione politica in Moldova dopo la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare illegittimo il nuovo governo formato nel fine settimana.

Sabato il Parlamento aveva approvato la nomina a primo ministro di Maia Sandu, esponente di Acum, una coalizione di partiti europeisti di centrodestra che aveva trovato un'intesa con i socialisti del presidente Igor Dodon per estromettere dal potere l'oligarca Vlad Plahotniuc, leader del Partito Democratico Moldavo accusato di corruzione.

Tra sabato e domenica la Corte Costituzionale, aggrappandosi a un cavillo, ha annullato le nuove nomine, sciolto il Parlamento e sospeso Dodon, affidando l'incarico di presidente ad interim a Pavel Filip, che ha indetto elezioni anticipate per il 7 settembre.

La Corte ha tirato in ballo una precedente decisione che imponeva la scadenza per la formazione del governo al 7 giugno, ma è apparsa da subito una motivazione pretestuosa visto che il 9 marzo - data di certificazione dei risultati delle elezioni dello scorso febbraio - erano stati fissati tre mesi per la formazione del nuovo esecutivo. Il termine ultimo quindi sarebbe dovuto essere il 9 giugno. Non per la Corte però, secondo cui il periodo fissato era di 90 giorni: i termini per la formazione del governo sarebbero perciò scaduti il 7 giugno.

Migliaia di sostenitori di Plahotniuc, considerato il politico più potente del paese, si sono radunate fuori dal palazzo presidenziale per protestare contro la nuova maggioranza.

Un'alleanza inedita per estromettere Plahotniuc

La nuova allenza tra europeisti di centrodestra e socialisti ha colto molti di sorpresa, visto che in passato i socialisti di Dodon avevano collaborato più volte con il partito di Plahotniuc.

"È un processo difficile quello con cui stiamo cercando di liberarci di questa oligarchia antidemocratia, coinvolta in molti casi di corruzione - ha detto la premier Maia Sandu -. Abbiamo appena approvato in Parlamento la creazione di una commissione per indagare sulle frodi nel settore bancario di cui tutto il mondo è a conoscenza. Stiamo cercando di liberare il paese e lo faremo perché questo è un governo legittimo".

"L'obiettivo comune è quello di liberarsi del regime - ha sottolineato Sandu -. Ne abbiamo discusso molto chiaramente: noi abbiamo un orientamento europeista, mentre il partito socialista ha un orientamento diverso. Ma abbiamo trovato dei punti in comune per definire il lavoro del nuovo governo. Vedremo più in là per quanto tempo avremo i numero per sostenerlo, ma vale la pena correre il rischio se riusciremo a sbarazzarci del regime".

La nuova maggioranza non sembra avere appigli legali per annullare la decisione della Corte ma può contare sul sostegno di Unione europea, Russia e Stati Uniti, per una volta unite sullo stesso fronte. Non è ancora chiaro però come si uscirà dall'attuale stallo politico.

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