L'Onu insiste per un ritorno al processo di pace in Libia. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite chiede un immediato cessate il fuoco
L'Onu insiste per un ritorno al processo di pace in Libia. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite chiede un immediato cessate il fuoco ribadendo il sostegno alla mediazione del suo inviato Ghassan Salamé.
I combattimenti tra le forze del maresciallo Haftar e quelle che appoggiano il governo di Tripoli hanno causato 454 morti e oltre 2.000 feriti, secondo un rapporto pubblicato venerdì dall'Organizzazione mondiale della sanità.
"Il Consiglio di sicurezza chiede a tutte le parti di tornare rapidamente alla mediazione delle Nazioni Unite - dice in conferenza sttampa Dian Triansyah Djani, ambasciatore indonesiano presso l'Onu - e di impegnarsi per un cessate il fuoco. Solo la de-escalation può "aiutare una mediazione ad avere successo".
L'Onu esprime estrema preoccupazione per la persistente instabilità a Tripoli e per il drastico peggioramento della situazione umanitaria.
Dopo oltre un mese di offensiva senza successo da parte delle truppe del maresciallo Haftar per prendere il controllo controllo di Tripoli, la situazione sembra bloccata sia dal punto di vista militare che politico.