Libia: lo scenario dipinto dai militari italiani

Libia: lo scenario dipinto dai militari italiani
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Di Diego MalcangiEloisa Covelli
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Sul conflitto in Siria abbiamo chiesto l'opinione di due autorevoli voci militari: Leonardo Tricarico e Nicola De Felice.

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Sulla crisi libica, le sue prospettive e le vie di uscita e gli attori in campo abbiamo sentito due pareri di autorevoli analisti militari: Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Icsa (Intelligence Culture and Strategic Analysis) ed ex Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica; e Nicola De Felice, Ammiraglio di Divisione (Aus) ed ex comandante di MariSicilia.

Vi proponiamo qui le due interviste integrali.

Tricarico ha sottolineato, in particolare, il ruolo dei supporter esterni, che di fatto spostano nel Golfo il nodo del conflitto libico: lo scontro in Libia è tra milizie sunnite, le une spalleggiate da Arabia Saudita ed Emirati, le altre dal Qatar. Se non si risolve prima quel conflitto, c'è poca speranza di poter andare verso una pace in Libia.

Con De Felice abbiamo parlato dell'aereo abbattuto poco prima dell'intervista e del pilota catturato, che ha detto di essere portoghese. Avrebbe detto anche - secondo la milizia pro-Haftar che lo ha catturato - di essere stato formato a Misurata, in un'accademia aeronautica. A Misurata vi sono anche forze italiane, si intuisce il tentativo - non il primo - di mettere un po' all'indice l'Italia nel momento in cui al Sarraj era a Roma. Poi abbiamo passato in rassegna gli obiettivi strategici, il tentativo di Haftar di arrivare al mare e tagliare il collegamento Tripoli-Misurata; e gli abbiamo chiesto quanto sia preparata, coinvolta e presente l'Italia...

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