Spagna: Sanchez apre a Podemos, Casado strizza l'occhio a Vox

Spagna: Sanchez apre a Podemos, Casado strizza l'occhio a Vox
Diritti d'autore REUTERS/Sergio Perez
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Di Euronews
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Ultimi comizi in vista delle elezioni in programma domenica

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Si chiude con un'apertura a Podemos la campagna elettorale del leader socialista Pedro Sanchez. "Che entri nel governo non è un problema", ha detto il premier spagnolo a poche ore dal voto.

Gli ultimi sondaggi danno il Partito socialista per favorito, ma non abbastanza da ottenere la maggioranza in Parlamento senza alleanze. I sondaggi infatti non hanno mostrato alcuna maggioranza per nessuno dei due partiti principali, quindi tutti gli occhi sono già puntati su lunedì 29, sugli accordi e le coalizioni che potrebbero emergere dal prossimo parlamento che di sicuro sarà molto frammentato.

L'apertura di Sanchez non sembra aver scaldato più di tanto Pablo Iglesias. Per il leader di Podemos un'alleanza tra socialisti e Ciudadanos resta un rischio concreto. Votare socialista, ha detto, "non è una garanzia" che politiche di sinistra saranno effettivamente applicate.

Se Sanchez ammicca alla sinistra, Pablo Casado fa lo stesso con la destra. Nelle ultime ore della campagna elettorale il leader del Partito popolare ha aperto per la prima volta esplicitamente all'ultradestra di Vox e alla possibilità che questa entri in un ipotetico governo.

Ottenere più seggi del Partito popolare è l'obiettivo dichiarato di Albert Rivera. Al leader di Ciudadanos non è piaciuto l'ultimo appello di Casado, che ha invitato gli elettori a non disperdere il proprio voto in altri partiti di centro destra. "Votare Vox o Ciudadanos", ha detto Casado, sarebbe fare un favore a Sanchez.

Il leader di Vox Santiago Abascal ha chiuso la sua campagna elettorale in plaza de Colón, a Madrid. Comizio interrotto per alcuni istanti dall'irruzione di alcune attiviste di Femen. Il partito di ultradestra è la variabile impazzita di queste elezioni: per la prima volta dal ritorno della democrazia nel 1977 nel Parlamento spagnolo potrebbero esserci cinque grandi partiti.

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