Il disastri della Chiesa cilena

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Gli investigatori cileni stanno indagando su 158 accuse di abuso sessuale o di copertura che coinvolgono 241 vittime, di cui 123 erano minorenni al momento dell'abuso, secondo le ultime statistiche della Procura della Repubblica di Santigao del Cile

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L'arcivescovo emerito di Santiago del Cile Francisco Javier Errazuriz,  già dimessosi dal Consiglio dei nove cardinali istituito da Papa Francesco 2013 (C9)  per sostenerlo nel governo della Chiesa, resta sul banco degli imputati per aver insabbiato casi di abusi sessuali nella Chiesa cilena. In particolare Errazuriz è stato chiamato in causa dalla giustizia oridinaria per aver occulatato il caso di padre Jorge Laplagne e di aver insabbiato per anni analoghi crimini soprattutto quelli a carico dell'ex sacerdote Fernando Karadima, abusatore seriale, ridotto da Papa Francesco allo stato laicale nel settembre 2018. Rinviato a giudizio anche l'ex Presidente della conferenza espiscopale cilena Ricardo Ezzati.

Un amministratore a capo della Chiesa cilena

Per il temporaneo governo della Chiesa cilena Papa Francesco ha nominanto un amministratore apostolico a Santiago ovvero il cappuccino Celestino Aós Braco un presule che è psicologo ed è stato consulente legale.

158 denunce contro il clero cileno

Gli investigatori cileni stanno indagando su 158 accuse di abuso sessuale o di copertura che coinvolgono 241 vittime, di cui 123 erano minorenni al momento dell'abuso, secondo le ultime statistiche dell'ufficio del procuratore statale cileno.

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