Glii atleti del Masters of Dirt si sono sfidati nei best trick della disciplina.
Un girone dantesto ma non ci sono punizioni o pene del contrapasso. Tra le fiamme che illuminano la location, gli appalusi di spettatori entusiasti, le vestali che reggono le torce si esibiscono i più spericolati rider del Freestyle Motocross.
Per il diciassettesimo anno consecutivo, i piloti del Masters of Dirt a Vienna, uno degli spettacoli più adrenalinici al mondo, si sono sfidati nei best trick, come vengono chiamate le acrobazie che caratterizzano gli show: salti anche di 45 metri di lunghezza e poco meno di 20 in altezza.
Momento clou dello spettacolo a Vienna i virtuosismi del campione tedesco Kai Haase, che si è cimentato in una delle figure del backflip, il salto mortale.
Il Freestyle Motocross si pratica in demo, ovvero in dimostrazioni per il pubblico, ma anche in vere e proprie gare in cui gli atleti si confrontano per la bravura dei trick, per lo stile e per la linearità dei salti. In questa competizione i partecipanti hanno a disposizione 90 secondi per compiere quanti più trick possibili.
Tecnica, coraggio e concentrazione sono patrimonio dei rider, equipaggiati come nel motocross ma con maggiori protezioni, in considerazione della pericolosità e altezza dei salti. Le moto sono quelle classiche da cross, realizzate in modo da poter sostenere gli atterraggi acrobatici.