Messico: strage in discoteca nella guerra tra Stato e cartelli

Messico: strage in discoteca nella guerra tra Stato e cartelli
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Di Cristiano Tassinari
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15 morti all'alba di una notte in discoteca, a Salamanca, nel centro del Messico. L'ennesima sfida lanciata dalle bande criminali locali, in questo caso il cartello di Santa Rosa de Lima, contro lo Stato. Ora, nel mirino, le forniture di carburante: i furti sono costati 3 miliardi di dollari.

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SALAMANCA (MESSICO) - Messico sempre più violento.
Almeno 15 persone sono morte in seguito ad una sparatoria avvenuta all'alba di sabato in una discoteca a Salamanca, città nello stato di Guanajuato, nel centro del Messico.

Altre quattro persone, tre uomini e una donna, sono rimaste ferite all'interno del club "La Playa".

REUTERS/Sergio Maldonado
L'esterno-giorno del club "La Playa", teatro della carneficina.REUTERS/Sergio Maldonado

Un bagno di sangue

È stato un bagno di sangue: un commando di diversi uomini armati ha cominciato a sparare all'impazzata contro i clienti e lo staff del locale.  

Bande specializzate in furti di carburante: danni per 3 miliardi di dollari

Nello stato di Guanajuato è in atto una vera e propria guerra tra le autorità e bande criminali locali specializzate nei furti di carburante ai danni dello Stato e dell'azienda statale Pemex, con una perdita colossale di 3 miliardi di dollari. 

In gennaio, sempre a Guanajuato, ci fu una segnalazione di un'autobomba, poi rivelatasi fasulla, nei pressi di una raffineria di petrolio. 

La sparatoria è avvenuta poche ore dopo la visita a Guanajuato, capitale dell'omonimo stato, del Presidente messicano Andrés Manuel López Obrador, in carica da poco più di 100 giorni (dal 1º dicembre 2018).

Secondo gli inquirenti, si tratta di una strage pianificata dal "cartello" Santa Rosa de Lima contro lo Stato nell'ambito della cosiddetta "guerra del carburante". 

Le minacce del cartello Santa Rosa de Lima

Nelle ultime settimane, nello stato di Guanajuato la situazione si è incancrenita: con la richiesta, da parte del "cartello" Santa Rosa de Lima, della liberazione di numerosi suoi appartenenti fermati dalla Polizia, con minacce anche a uomini politici di spicco da parte del loro leader José Antonio Yépez Ortiz, detto “El Marro". 

Tragiche cifre record

Nel 2018, in Messico si sono registrati 33.341 omicidi, mai cosi tanti dal 1997.

Risorse addizionali per questo articolo • AFP

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