Papa Bergoglio ad Abu Dhabi, tra speranze e curiosità

La moschea di Sheikh Zayed
La moschea di Sheikh Zayed Diritti d'autore Andrew Caballero-Reynolds/Pool via Reuters
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Di Antonio Michele Storto
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Il viaggio del Pontefice, nel segno di dialogo e cooperazione, potrebbe servire a sanare alcuni storici malitensi tra le due fedi: il più recente dei quali si era verificato nel 2006 a Ratisbona, durante il pontificato di Benedetto XVI

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Papa Francesco arriva nel cuore dell'islam: un viaggio atteso con ansia dalle comunità cattoliche degli emirati e con una certa curiosità dai fedeli musulmani, il cui atteggiamento - anche al netto delle dichiarazioni politiche di rito - sembra essere tutto fuorché ostile. "Il vaticano è una cattedrale giusto?" scherzano due donne in un centro commerciale. "E il papa lavora lì".  "per quanto ne so - gli fa eco un uomo qualche tavolo più in là - è una specie di Imam dei cristiani, no?"

REUTERS/Tony Gentile/Pool
Papa Francesco parla ai giornalisti sul volo per Abu DhabiREUTERS/Tony Gentile/Pool

"Con il tempo - commenta Sheikh Nahyan bin Mubarak Al Nahyan, ministro della Cultura degli Emirati - ho imparato che non siamo soli a questo mondo: e che il mondo è un mosaico che può regalare un disegno bellissimo, se si sanno metterne insieme i pezzi".  

Ma l'arrivo di Bergoglio, con il suo monito preliminare sulla situazione in Yemen, suscita anche grandi speranze circa il dialogo sui diritti umani.  "Il Papa sta difendendo i diritti umani - spiega** Padre Ra'fat Badr, direttore del Centro cattolico per studi e media in Giordania** - questo è il suo messaggio e con o discorso probabilmente chià che tutti rispettino i loro cittadini e tutti, in particolare i rifugiati che cercano la libertà di parola e la pratica dei riti religiosi? Diritti umani e uguaglianza tra le persone ".

Un viaggio nel segno della cooperazione contro la violenza e il terrorismo, che potrebbe servire a sanare alcuni storici malintesi tra le due religioni: il piu recente dei quali risale al 2006, quando a Ratisbona Benedetto XVI criticò l'uso della spada come strumento di conversione da parte del profeta Maometto, scuscitando grande scandalo nel mondo musulmano.

Un episodio che oggi sembra quasi dare il segno della discontinuità tra i due pontificati

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