Sánchez guida l'Europa contro Maduro: "Elezioni o Guaidò"

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Di Cristiano Tassinari
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Il Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez. insieme al Presidente francese Emmanuel Macron e alla Cancelliera tedesca Angela Merkel, danno gli "otto giorni" a Nicolas Maduro: "O elezioni subito oppure riconosceremo Juan Guaidò come Presidente del Venezuela".

**Si allarga il fronte anti-**Maduro

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L'uomo forte dI Caracas non ha intenzione di abbandonare il potere e grida al colpo di stato, dopo l'autoproclamazione come Presidente del Venezuela di Juan Guaidó.

Maduro tiene gli occhi aperti.

Si muove l'Europa

Ma, dopo gli Stati Uniti, che da subito hanno appoggiato e riconosciuto il leader dell'opposizione, ora si muove anche l'Europa. Germania, Francia e Spagna hanno preso una decisione comune, annunciata dal Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez, durante un incontro con i giornalisti a Madrid.

"Voglio dirlo chiaramente: non stiamo cercando di imporre o rovesciare governi in Venezuela, vogliamo democrazia e libere elezioni in Venezuela. Il governo spagnolo concede a Nicolas Maduro otto giorni per indire elezioni libere, trasparenti e democratiche. Se non succede, ripeto, se non dovesse accadere, la Spagna riconoscerà Juan Guaidó come Presidente del Venezuela in carica per convocare le elezioni".

Il Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez.

Una posizione decisa e comune, dunque, presa da Sánchez insieme al Presidente francese Emmanuel Macron e alla Cancelliera tedesca Angela Merkel.
L'invito ad unirsi a questa posizione "europea", ha ricordato Sánchez. vale anche per gli altri paesi dell'Unione Europea.

Maduro contro il Resto del Mondo

Il mondo si sta spaccando: con Maduro o con Guaidó.

Con Maduro restano Cina, Russia (mercenari russi sarebbero già a Caracas pronti ad appiggiare Maduro), Turchia, Iran e Messico, tutti gli altri - a cominciare dagli Stati Uniti e da quasi tutti i paesi del Sud America - sperano in Juan Guaidó per un futuro diverso per il Venezuela.

**È con questo scacchiere diplomatico assai complicato che si svolgerà il Consiglio di Sicurezzsa dell'Onu, previsto già nelle prossime ore.
**

Juan Guaidó

Le dichiarazioni di Federica Mogherini

Nel pomeriggio di sabato arriva la dichiarazione ufficiale di Federica Mogherini, Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell'Unione Europea.

"Le massicce manifestazioni popolari che hanno avuto luogo in Venezuela negli ultimi giorni hanno subito violenze indiscriminate da parte delle autorità, portando alla tragica morte di numerose persone e di molti altri feriti e arrestati.

L'Unione Europea condanna fermamente queste azioni e offre le sue più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime.

L'UE ribadisce che le elezioni presidenziali dello scorso maggio in Venezuela non sono state né libere, né corrette, né credibili, prive della legittimità democratica. Il Paese ha urgente bisogno di un governo che rappresenti veramente la volontà del popolo venezuelano.

L'UE ribadisce il suo pieno sostegno all'Assemblea nazionale, che è l'organo democratico legittimo del Venezuela, i cui poteri devono essere ripristinati e rispettati, comprese le prerogative e la sicurezza dei suoi membri. Riaffermiamo la nostra profonda convinzione che una soluzione democratica, pacifica e inclusiva sia l'unica via di uscita sostenibile dall'attuale impasse politica e dalla grave crisi sociale che ha provocato.

L'UE chiede con forza l'urgente svolgimento di elezioni presidenziali libere, trasparenti e credibili, conformemente alle norme democratiche internazionali e all'ordine costituzionale venezuelano. In assenza di un annuncio sull'organizzazione di nuove elezioni con le necessarie garanzie, nei prossimi giorni, l'UE intraprenderà ulteriori azioni, anche sulla questione del riconoscimento della leadership del paese, in linea con l'articolo 233 della Costituzione venezuelana".

. REUTERS/Francois Lenoir
Federica Mogherini.. REUTERS/Francois Lenoir
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