La storica pizzeria napoletana danneggiata da una bomba carta. Cinque anni fa bruciarono l'entrata
Qualcuno che scappa dopo aver piazzato una bomba carta, uno scoppio nella notte, alle 2, in pieno centro a Napoli. Nel mirino una delle storiche pizzerie della città, dentro c'era il custode, incolume. Vittima dell'attacco il pizzaiolo Gino Sorbillo, re della pizza tradizionale napoletana, noto in tutto il mondo occidentale, sedi anche a Milano e New York.
Come cinque anni fa, quando la porta d'ingresso dello stesso locale venne bruciata, qualcuno ha colpito il suo ristorante simbolo, quello originario, tra i decumani della vecchia Napoli, ancora una volta scossi da un atto criminale.
Il presidente della camera Roberto Fico, campano, ha puntato il dito contro la camorra anche se l'inchiesta, in fieri, non ha ancora individuato la matrice dell'attacco che comunque resta un'intimidazione in perfetto stile mafioso.
L'imprenditore Gino Sorbillo, ha detto: "Non smetterò di amare questa città, sono il simbolo di chi vuole rialzare la testa e combattere ogni forma di illegalità e di soffocamento economico".
E non è solo; i messaggi di solidarietà hanno viaggiato veloci in rete e nella giornata internazionale della pizza, giovedì 17 gennaio, davanti al locale danneggiato altri pizzaioli di Napoli distribuiranno la pizza della legalità.