Russia e Bielorussia, da sorelle a sorvegliate speciali

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Di Euronews
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Venti di crisi a causa della nuova tassazione sulla produzione di petrolio che Mosca ha imposto a Minsk.

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Da sorelle a nemiche. Russia e Bielorussia, legami profondissimi e un' unione statuale all'attivo, sono ai ferri corti per via dell'annosa questione energetica. Con Minsk che minaccia di rompere ogni relazione diplomatica se davvero Mosca aumenterà la tassa sulla produzione di petrolio che, ha detto il presidente Alexander Lukashenko, finirà per alzare i prezzi per circa 10 milioni di bielorussi.

La portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha minizzato le parole dello storico alleato, rimandando alle agenzie ministeriali specializzate l'eventuale discussione di punti critici.

Le minacce di Minsk non avevano lasciato spazio a dubbi circa la gravità della situazione:

"Se i russi, scelgono di comportarsi cosi - aveva detto il presidente Lucashenko - perderanno l'unico alleato sul suo confine occidentale. Sarà una loro scelta, noi non possiamo costringerli".

Ma per Mosca è arrivato il momento che Minsk paghi per tutto il petrolio che raffina e rivende ai paesi vicini, realizzando una ricchezza che secondo alcuni economisti vale il 5% del suo Pil.

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