Nel bacino della Ruhr, che ha rappresentato il cuore pulsante dell'industria pesante tedesca fin dal XIX secolo, le ultime grandi miniere chiudono. Ma il futuro verde non è ancora del tutto garantito
Il rumore dell'ascensore che sale e scende dalla viscere della terra cesserà. La chiusura della miniera di Prosper-Haniel, nel bacino della Ruhr, segna la fine di un'era capitale nella storia industriale tedesca. Tuttavia, la fine dell'estrazione del carbon fossile non significa un vantaggio immediato per l'ambiente.
La Germania è certo ad una svolta: per l'industria carbonifera, che aveva caratterizzato il trionfo della rivoluzione industriale nazionale, suona l'ora della dismissione. Tuttavia il carbone continua a essere usato come combustibile visto che viene importato da Colombia, Australia, Sudafrica.
A suggellare la fine di una lunga stagione industriale a Prosper-Haniel è venuto il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier che ha parlato di "giorno di lutto per la fine della stagione del carbone".
Addio industria pesante diventata antica. La Germania faticherà comunque nel voltare pagina come accadrà a tutti i paesi industrializzati che devono inoltre accelerare la loro riconversione.
Nei prossimi 10 o 12 anni ci vorranno valanghe di miliardi di euro da investire nelle energie rinnovababili per non pagare lo scotto dei catastrofici cascami della rivoluzione climatica.