Tra le "persone dell'anno" Jamal Khashoggi, la redazione decimata da un folle ad Annapolis, in Maryland e la reporter ed editrice filippina Maria Ressa
Il giornalista e dissidente Jamal Khashoggi, ucciso nel consolato saudita di Istanbul; lo staff della Capital Gazzette di Annapolis, decimato da una delle numerose stragi a mano armata che ogni anno avvengono negli Stati Uniti; i reporter imprigionati in Myanmar.
E' ai "martiri" dell'informazione che Time Magazine ha voluto dedicare la sua tradizionale copertina di dicembre, quella occupata dalla cosiddetta "persona dell'anno".
Intitolato "I Guardiani e la guerra della verità", il numero approfondisce quest'anno il tema dei giornalisti perseguitati a causa del loro lavoro: oltre a Khashoggi - il cui omicidio si sospetta essere stato ordinato dal principe ereditario saudita - e i giornalisti di Annapolis, che anche dopo la strage continuarono a lavorare nel parcheggio della loro sede, c'è la reporter ed editrice filippina Maria Ressa, già vincitrice di una Golden Pen per la difesa della libertà di stampa e fondatrice del Portale Rappler, fortemente critico nei confronti del governo Duterte che in seguito le ha rivolto un'accusa parecchio controversa relativa a un caso di evasione fiscale.