La Svizzera dice NO alla supremazia delle leggi elvetiche e alle vacche senza corna

"Non isoliamo la svizzera"
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Di Cristiano Tassinari
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Con una larga maggioranza, il NO vince la tornata referendaria di questa domenica in Svizzera: bocciate la consultazione popolare sull'autodeterminazione e sulla supremazia delle leggi elvetiche sul diritto internazionale e quella sulla "dignità degli animali da reddito agricoli".

Gli Svizzeri hanno detto NO

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Due referendum bocciati: il primo, sull'autodeterminazione, su iniziativa dell'UDC, la destra nazionalista, chiedeva di inserire nella Costituzione un articolo che avrebbe garantito, in caso di conflitti, la priorità delle legge elvetiche sul diritto internazionale.

Il referendum, denominato "Il diritto svizzero, anziché giudici stranieri" non ha raggiunto il necessario quorum, ma è comunque stata respinta dal 66% dei votanti.

Ecco il servizio di commento al referendum definito "sovranista".

Per essere approvata, un'iniziativa popolare svizzera deve ottenere la doppia maggioranza dei Cantoni e dei votanti.

Commento di Adrian Amstutz, consigliere nazionale dell'UDC: "Da buoni democratici, rispetteremo la decisione che ha preso il popolo".

"La Svizzera esporta tutto questo. In soli dieci minuti".

Le vacche con le corna? Quasi quasi ce la facevano...

È stato bocciato anche il secondo referendum popolare "Per la dignità degli animali da reddito agricoli". detta anche iniziativa "Per vacche con le corna": il NO si è imposto in oltre la metà dei 26 Cantoni svizzeri, con una percentuale del 54% dei votanti.

Il referendum chiedeva un sostegno agli agricoltori che decidono di non togliere le corna a bovini e ovini (per il benessere degli animali).

L’iniziativa “Per vacche con le corna”, ha tuttavia incassato il SI in sei Cantoni: Ticino, Basilea Città, Basilea Campagna, Ginevra, Glarona e Sciaffusa.

Il "difensore degli animali"

Questo referendum è stato sottoposto all'approvazione degli elettori della Confederazione su iniziativa di Armin Capaul, un allevatore ambientalista diventato una star dei media, che è riuscito a raccogliere oltre le 100.000 firme necessarie per organizzare il referendum.

"Non è una sconfitta amara", ha commentato Capaul. "Ho sensibilizzato le persone alla sofferenza degli animali e ho messo le mucche nei cuori delle persone".

Si dice soddisfatto, dicendo che è pronto a continuare la sua lotta per gli animali.

Berretto in testa, il signor Capaul, piccolo allevatore di una valle vicino a Moutier, nel Giura svizzero (nord-ovest), ha moltiplicato per diversi mesi gli interventi mediatici per difendere il benessere degli animali.

"Parlo sempre con le mie mucche nel fienile", ha detto. "_**Mi hanno chiesto se potevo fare qualcosa, se potessi aiutarli a tenere le loro corna e ho pensato che avessero ragione...in un modo o nell'altro, qualcosa dovevo fare".

**_

Bocciato il referendum "Per le vacche con le corna"

Altri referendum

Approvato, infine, il terzo referendum a livello federale: una nuova legge per combattere gli abusi ai danni delle assicurazioni sociali, tramite una maggiore sorveglianza.

Bocciate, nei Grigioni, le due iniziative popolari sulla scuola.
In Ticino approvata l'aggregazione del comune di Tresa e la casa anziani di Vacallo.

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