Germania: addio al sogno dei "baroni rampanti" ecologisti

Le capanne costruite dai militanti ecologisti nella foresta di Hambach
Le capanne costruite dai militanti ecologisti nella foresta di Hambach Diritti d'autore Foto: REUTERS/Thilo Schmuelgen
Di Diego Giuliani
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Iniziato lo sgombero degli attivisti che da 6 anni vivevano inerpicati nella Foresta di Hambach. Gru e polizia hanno inferto un primo colpo alla loro battaglia contro i progetti di una vicina miniera

Via allo sgombero delle capanne sorte per difendere la foresta

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Addio (o quasi) al sogno ecologista dei Baroni rampanti della Foresta di Hambach. Con gru e piattaforme sopraelevate la polizia tedesca della Renania Settentrionale-Vestfalia ha iniziato a sgomberare le casette sugli alberi in cui erano arroccati da 6 anni per difendere la foresta dai piani di una vicina miniera di lignite.

Nel tweet di una giornalista di Deutsche Welle, le gru e i macchinari utilizati dalle forze dell'ordine per l'evacuazione

Intervenute sul posto con tanto di blindati e cannoni ad acqua, le forze dell'ordine si sono trovate a fronteggiare la resistenza passiva dei militanti, a poca distanza spalleggiati da una manifestazione organizzata in loro sostegno.

Un momento della manifestazione in sostegno dei militanti, convocata durante lo sgombero da parte della polizia

Radere al suolo 100 ettari per estrarre lignite: i progetti della RWE Power

Scandita dai megafoni, la motivazione ufficiale dello sgombero, risiede nella mancata conformità della cinquantina di abitazioni sugli alberi alle norme edilizie e anti-incendio. Proprietaria della foresta di Hambach, situata tra i comuni di Niederzier e Elsdorf, è la compagnia RWE Power, che intende raderne al suolo 100 ettari. Il via libera delle autorità ai suoi progetti è arrivato a ottobre, ma l'occupazione da parte degli attivisti le ha impedito di procedere.

Foto: REUTERS/Thilo Schmuelgen

Nel complesso, la fase uno dello sgombero si è tuttavia svolta senza tensioni. Per portarlo a termine ci vorranno ancora giorni. Ultima speranza dei manifestanti, nel loro braccio di ferro con la vicina miniera, sono ora delle petizioni presentate a Colonia e Aquisgrana per fermare le ruspe.

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