A Mosca i funerali dei tre giornalisti russi uccisi nella Repubblica Centrafricana

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Stavano lavorando ad un'inchiesta sugli interessi della Russia nel paese

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Si sono svolti a Mosca i funerali dei tre giornalisti russi uccisi nella Repubblica Centrofricana. I tre lavoravano per l'Investigations Management Centre , un progetto giornalistico finanziato dall'oligarca russo Mikhail Khodorkovsky, un ex alleato di Putin.

I colleghi sono convinti che la loro uccisione sia legata all'inchiesta che i tre stavano svolgendo sulle presunte attività segrete del governo russo nel paese.

"Stavano lavorando ad un'inchiesta sugli interessi russi nella Repubblica Centrafricana - ha confermato Andrei Konyakhin, caporedattore dell'Icm -. Esiste una società militare privata che è stata inviata lì per addestrare le forze locali. Inoltre, la Russia ha interessi nel settore dell'oro e dei diamanti".

La società militare di cui parla Konyakhin è la Wagner, compagnia di mercenari russi fondata da Dmitry Utkin , un ex ufficiale dell'intelligence militare russa. Il gruppo opera in vari paesi, tra cui Siria e Ucraina, e da tempo si sospetta che sia legato al governo di Vladimir Putin, il quale però ha negato anche l'esistenza stessa della società.

Il ministero degli Esteri russo, attraverso la portavoce Maria Zakharova, si è limitato ad affermare che i giornalisti erano entrati nel paese con un 'visto turistico'.

La vicedirettrice dell'Icm, Anastasia Gorshkova, ha raccontato che qualche giorno prima di essere uccisi, mentre viaggiavano a circa 200 chilometri dalla capitale Bangui, i tre avevano provato senza successo ad entrare in una base militare che ritenevano fosse gestita dagli uomini della Wagner.

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