Il vertice tra Unione europea e Ucraina ha visto al centro la sicurezza energetica. La costruzione del gasdotto Nord Stream 2 potrebbe far perdere a Kiev molti soldi
La sicurezza energetica al centro del vertice tra Unione europea e Ucraina, svoltosi lunedì a Bruxelles. Kiev vuole scongiurare la costruzione del gasdotto Nord Stream 2, che permetterebbe l'approvvigionamento energetico di gas per l'Europa direttamente dalla Russia. Un progetto che per presidente Petro Poroshenko ha un forte valore politico.
"Questo non è un progetto commerciale, non è un progetto vantaggioso o economico. Questo è in definitiva un progetto geopolitico che tenta di rendere l'Ucraina più debole", ha tuonato durante la conferenza stampa.
Questo gasdotto mira infatti a portare il gas russo direttamente in Germania attraverso il Mar Baltico, aggirando il territorio ucraino. Cio' comporterebbe una perdita significativa di entrate per l'Ucraina (circa 3 trilioni di euro).
In linea di principio, l'Unione europea è d'accordo con l'Ucraina, come spiega Simone Tagliapietra, analista del think tank Bruegel.
"La Commissione europea ha più volte ripetuto che non considera il Nord Stream 2 come strategico per la sicurezza energetica dell'UE. L'interesse dell'Unione europea è quello di continuare a sostenere l'Ucraina e il transito del gas sul suo territorio per associrare i ricavi del governo ucraino".
Ma tra gli stati membri ci sono divisioni e alcuni paesi come la Germania sembrano destinati a favorire le esigenze energetiche delle loro industrie ... anche se questo è in contraddizione con le loro posizioni politiche.