Cinema: Jafar Panahi "libero" per Cannes?

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Di Cristiano Tassinari
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Nell'ambito della 36.edizione del Festival del Cinema in Iran, Euronews ha chiesto al ministro della Cultura iraniano se al regista dissidente Jafar Panahi sarà concesso di recarsi in Francia per presentare il suo nuovo film "Three Faces". Risposta interlocutoria: "C'è ancora tempo per decidere".

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Non sono ancora del tutto sfumate le speranze che il regista cinematografico iraniano Jafar Panahi - Orso d'Oro a Berlino 2015 con "Taxi Teheran" - possa partecipare al Festival del cinema di Cannes, in programma dall'8 maggio.

Il suo nuovo film "Three Faces" è stato selezionato per il concorso internazionale sulla Croisette, ma è ancora in dubbio la presenza del 58enne regista in Francia, visto che il governo iraniano gli vieta i viaggi all'estero.

Alla 36.edizione del Fajri International Film Festival di Teheran (19-27 aprile 2018), Euronews ha chiesto al Ministro della Cultura dell'Iran se sarà possibile per Jafar Panahi partecipare al festival.

Il Festival di Teheran si svolge fino al 27 aprile 2018.

"Il lavoro di Panahi può essere visto in diversi festival, in vari paesi, il che gli permette di vincere numerosi premi", dichiara Abbas Salehi, ministro della Cultura iraniano, "ma una decisione finale non è stata ancora presa. C'è ancora tempo per vedere cosa accadrà".

L'inviato di Euronews, Wolfgang Spindler, intervista il ministro della Cultura iraniano.

Regista dissidente

Nel 2010, Panahi - considerato un dissidente - fu arrestato dalle autorità iraniane, per aver partecipato a manifestazioni di protesta e per propaganda anti-regime, condannato a 6 anni di reclusione e a 20 anni di interdizione dal cinema.

Ora, scarcerato, ma comunque sorvegliato, è tornato dietro la cinepresa (anche se spesso clandestinamente, utilizzando un telefonino per le riprese), ma non può lasciare l'Iran.

Vedremo se la lettera di invito inviata a Teheran dagli organizzatori di Cannes - con l'appoggio del governo francese - riuscirà a scalfire la corazza iraniana.

In Francia e, in generale all'estero, Jafar Panahi è particolarmente apprezzato. Nella primavera del 2016, il Centre Pompidou di Parigi gli dedicò una mostra ed una retrospettiva.

Poco dopo l'arresto, avvenuto nel 2010 nello studio del regista, durante il montaggio di un film sul "movimento verde" contro l'allora leader iraniano Ahmadinejad, anche diversi intellettuali italiani si spesero a favore della liberazione di Panahi, diventata realtà qualche tempo dopo.

I film di Jafar Panahi

Tra i suoi film più celebri, "Il Cerchio" dedicato alla condizione femminile in Iran, "Oro Rosso", sul sogno di ricchezza - ancor più che di libertà - dei giovani e "Offside". ambientato durante una partita di calcio tra Iran e Bahrein, alla quale alcune donne assistono travestite da uomini. Oltre, naturalmente, al pluripremiato "Taxi Teheran", la capitale vista dall'auto del regista.

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