Il dialogo di pace, durato 14 mesi, era ripreso a Quito il mese scorso. Ma la violenza da parte di gruppi armati colombiani in Ecuador, ha indotto il Presidente, Lenin Moreno, a ritirarsi dal ruolo di Paese garante.
Dopo l'annuncio del governo colombiano sullo spostamento della sede dei negoziati con l'Esercito di Liberazione, il Cile offre la sua disponibilità.
Il dialogo di pace, durato 14 mesi, tra la Colombia e il gruppo fondato nel 1964 da radicali cattolici era ripreso a Quito il mese scorso. Ma la violenza da parte di gruppi armati colombiani in Ecuador, ha indotto il Presidente, Lenin Moreno, a ritirarsi dal ruolo di Paese garante.
"Ho chiesto al nostro ministro degli Esteri di porre fine a questi colloqui - ha detto Moreno - finché l'ELN non porrà fine alle sue attività terroristiche. Se continuano con questo tipo di attività non siamo disponibili".
L'annuncio arriva in un momento di particolare tensione nella frontiera fra Ecuador e Colombia, dopo che un gruppo dissidente delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia - le Farc - ha rapito e ucciso tre giornalisti del quotidiano ecuadoriano El Comercio e sequestrato una coppia di commercianti ecuadoriani.
Da quando le Forze armate rivoluzionarie hanno deposto le armi, il conflitto si è intensificato in alcune aree della Colombia. Molti gruppi vogliono controllare il traffico di droga.