Scandalo Facebook, parla la giornalista che ha sollevato il caso

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Di Euronews
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Carol Cadwalladr spiega l'inchiesta su Cambridge Analitica

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Riaccende le polemiche sull'uso illegale dei dati personali lo scandalo Facebook-Cambridge Analitica, emerso grazie alle testimonianze fornite da Christopher Wylie, un analista informatico di origine canadese.

Wylie ha rivelato che i dati di 50 milioni di iscritti a Facebook sono finiti nei modelli di analisi della società britannica che ha fornito consulenze alla campagna di Donald Trump e, secondo indiscrezioni, anche a quella di un partito italiano.

Mentre ora Cambridge Analitica cerca il modo migliore per fugare il sospetto di una manipolazione degli elettori, Facebook, per bocca del suo vicepresidente, preferisce negare la fuga di dati.

Una posizione destinata a essere rivista: sia negli Usa che in Uk, c'è chi anticipa la richiesta di convocazione davanti agli organismi parlamentari dello stesso fondatore Zuckberg.

Ecco cosa spiega Carol Cadwalladr, la giornalista che ha fatto scoppiare lo scandalo:

"Stavo indagando sul ruolo di Cambridge Analytica nella Brexit [...] e da qui sono nate altre piste, a cui si sta ancora lavorando, una su ciò che l'azienda ha fatto durante il referendum europeo. Allora ho scoperto questo stupefacente giovane Christopher Wylie [...] Ha le carte, i documenti, le ricevute e i contratti ... Quindi, davanti a questa cosa che Facebook ha negato per due anni, è stato in grado di dire: fermi tutti, qui ci sono le prove. Il punto tuttavia è che non sappiamo come sono stati utilizzati questi dati durante la campagna di Trump, proprio perché il loro uso è stato negato fino ad ora. Cambridge Analytica ha negato di avere quei dati, Facebook ha negato di avere quei dati. [...]

"Fu solo quando Cambridge Analytica cominciò a lavorare per Trump e per Steve Bannon che Facebook improvvisamente si chiese se ci potessero essere problemi, e si impegnò a mettere in sicurezza i dati, con procedure francamente patetiche. Christopher racconta di aver ricevuto un modulo con la richiesta di spuntare una casella per confermare la cancellazione dei dati sensibili e niente più di questo, niente altro, per assicurarsi che la cancellazione sia davvero avvenuta".

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