Russia: caso Skripal, accuse contro di noi per indebolire il Cremlino

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Di Euronews
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Parla Lugovoy, l'uomo ritenuto l'autore dell'omicidio Litvinenko oggi capo del Comitato di sicurezza della Duma: "le accuse verso di noi sono un tentativo per screditare la Russia"

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Per la Russia, il caso Skripal fa parte di un complotto per alimentare la russofobia nel mondo occidentale. Una tesi in linea con quando detto nei giorni scorsi dal ministro degli esteri russo lavrov che ha bocciato qualsiasi confronto tra il caso Skripal e quello di Litvinienko il dissidente ex Kgb, nemico di Putin ucciso a Londra nel 2006 per volontà del cremlino.

L'idea che dietro al caso dell'avvelenamento ci sia un tentativo da parte dell'occidente di screditare la russia a pochi gironi dalle eleziono torna nelle parole di Lugovoy, l'uomo accusato di aver ucciso Litvinenko con una dose di Polonio diluita in una tazza di tè.

"Questa storia fa parte di una costruzione per indebolire la Russia architettata da qualcuno da qualche parte ...prima c'e' stato il caso Rodchenkov poi le Olimpiadi adesso Skripal e dopo ancora i mondiali di calcio perchè tutte le altre idee con le quali hanno cercato di accusarci tipo la Crimea stanno perdendo di significato".

Lugovoy oggi capo del comitato della Duma,è ritenuto dalla commssione d'inchiesta che nel 2016 ha pubblicato le conclusioni delle indagini, l'autore materiale insieme a Kovtun dell'omicidio Litvinenko. Tracce del veleno il potente Polonio vennero trovate nei luoghi freqentati dai due giunti a Londra per parlare di affari con l'ex agente.

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