Al via il nuovo processo ai dipendenti ed ex dipendenti, che nel 2015 aggredirono due quadri della compagnia aerea durante una manifestazione contro i tagli al personale. I sindacati invitano oggi uniti a un nuovo sciopero per il 23 marzo
A processo per una camicia strappata. Dodici fra dipendenti ed ex dipendenti di Air France sono da oggi sul banco degli imputati, per l'aggressione a due quadri della compagnia, perpetrata il 5 ottobre del 2015, durante una manifestazione contro il pianificato taglio di 2.900 posti di lavoro. L'allora direttore delle risorse umane Xavier Broseta e l'ex responsabile delle lunghe tratte, Pierre Plissonnier, avevano dovuto fuggire dalla folla inferocita, sotto la scorta della polizia. Poi licenziati, tre dei partecipanti all'aggressione erano stati condannati in primo grado a quattro mesi di carcere con la condizionale. L'assoluzione di un quarto è stata invece oggetto di appello.
"Adeguamento dei salari". Dai sindacati un nuovo appello allo sciopero per il 23 marzo
Il nuovo processo interviene in un contesto di risanamento della compagnia: i sindacati che allora manifestavano contro i tagli rivendicano ora un adeguamento degli stipendi e lanciano un appello allo sciopero per il 23 marzo.