Gerusalemme, venerdì di preghiera e di Intifada

Gerusalemme, venerdì di preghiera e di Intifada
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied
PUBBLICITÀ

Sarà un venerdì di preghiera infuocato dalla collera quello che si apre dopo gli scontri seguiti all'annuncio del Presidente Trump che intende spostare l'ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme. Attesi sulla Spianata delle Moschee, terzo luogo sacro dell'Islam dopo Mecca e Medina, migliaia di fedeli musulmani già chiamati, ieri, a una giornata di proteste dall'Autorità Palestinese.

Hamas, che oggi riceve il sostegno di Hezbollah, ha parlato apertamente di una nuova Intifada.

Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah: "Appoggiamo questa chiamata a una nuova Intifada palestinese. La sollevazione e il salto di qualità nella lotta di resistenza - specie se pensiamo a come si vedono gli stessi i palestinesi dentro la Palestina - è la piu' grande, la piu' importante e la piu' seria risposta possibile alla decisione degli Stati Uniti.

Nasrallah fa eco al leader di Hamas, Ismayl Haniyeh che ha esortato i leader arabi a lasciare da parte le divergenze e unirsi nella lotta contro Israele e Stati Uniti.

Intanto i palestinesi sono scesi in piazza, ieri, anche in Egitto, Turchia e Giordania. Il bilancio provvisorio degli scontri è di almeno cento persone colpite da armi da fuoco, da proiettili di gomma o intossicate dai gas lacrimogeni. Ma c'è attesa per la riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, venerdi, mentre sabato si incontreranno i leader della Lega Araba.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

I palestinesi ad Al-Aqsa: difenderemo la nostra Gerusalemme

Guerra a Gaza: 18 Paesi chiedono ad Hamas di accettare l'accordo per il rilascio degli ostaggi

Gaza, Israele "procede" con piani per Rafah: funzionario Hamas offre fine lotta armata