La Cina contro le auto inquinanti

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Il viceministro Xin Guobin annuncia l'avvio di un'iniziativa per arrivare al divieto di veicoli a combustibili fossili.

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La Cina, primo Paese per emissioni di diossido di carbonio al mondo intende vietare la produzione e la vendita di auto a combustibili fossili, come di recente si sono impegnati a fare Francia e Regno Unito, e sviluppare quelle elettriche.
Ad annunciarlo è stato il viceministro dell’Industria Xin Guobin: “Alcune nazioni hanno elaborato tabelle di marcia per cessare la produzione di veicoli convenzionali. Attualmente il ministero dell’Industria e della tecnologia dell’informazione ha attivato delle ricerche con il fine di elaborare il calendario dell’iniziativa che produrrà profondi cambiamenti per l’ambiente e per lo sviluppo del nostro settore automobilistico”.

In Cina, primo mercato automobilistico mondiale, soltanto l’anno scorso sono stati venduti 28 milioni di automobili. Meno del 2% è rappresentato da veicoli alimentati con energia pulita. Questi sono poco più di mezzo milione, una quantità comunque raddoppiata rispetto al 2016 anche grazie a incentivi del governo che a giugno aveva presentato un progetto per imporre ai costruttori una quota di veicoli a energia pulita dal 2018.

L’annuncio di Guobin ha fatto balzare in borsa il titolo di BYD, specialista cinese dell’auto elettrica.

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