Quella di Mosul sembrava la battaglia più difficile. Ma a una settimana dall’avvio dell’offensiva dell’esercito iracheno e delle forze alleate per riconquistare Tal-Afar, sacche di resistenza da parte dei militanti dell’ISIS tengono impegnati i Peshmerga curdi, in particolare nella località di Al-Ayadia, una decina di chilometri a Nord-Ovest di Tal-Afar. Combattimenti particolarmente difficili perché gli jihadisti sono pronti a farsi esplodere piuttosto che essere catturati.
“Non bisogna pensare che si stiano arrendendo. Niente affatto. Quando li arrestiamo molti indossano ancora la cintura esplosiva. Alcuni li arrestiamo altri li uccidiamo. Direi che per ora almeno 30 sono stati uccisi” spiega il Generale Peshmerga Kamil Harki.
Le forze irachene appoggiate dagli Stati Uniti, un mese dopo aver dichiarato la riconquista di Mosul, devono dunque fare i conti con una restitenza all’ultimo uomo. Gli jihadisti controllano ancora le città di Hawija, Qaim, Rawa o ancora Ana, nell’Ovest dell’Iraq, verso il confine con la Siria.