Bruxelles pronta al negoziato dopo l'annuncio del 29 marzo per l'avvio della Brexit

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Di Euronews
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I termini della separazione sono ben lungi dall’essere stabiliti, ma almeno le parti ora sanno su che terreno dovranno affrontarsi.

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I termini della separazione sono ben lungi dall’essere stabiliti, ma almeno le parti ora sanno su che terreno dovranno affrontarsi. Dopo l’annuncio del governo britannico sulla data del 29 marzo come avvio dei negoziati per la Brexit, i Ministri dell’Eurozona si sono dichiarati pronti ad aprire le trattative.

“Ci è voluto molto tempo, credo che le autorità britanniche avessero bisogno di tempo per prepararsi. Ma alla fine siamo pronti ad entrare nel vivo della questione ed auspico che venga fatto in maniera costruttiva da ambo le parti” ha detto il Ministro delle Finanze francese Michel Sapin.

Il governo conservatore di Theresa May pare determinato a mantenere una linea intransigente per ottenere i massimi vantaggi possibili, sebbene il Ministro per la Brexit David Davis abbia parlato in maniera distensiva di “una nuova partnership con gli amici ed alleati dell’Unione Europea”.

La Premier britannica Theresa May: “Ho definito i miei obiettivi tra i quali c‘è ottenimento di un buon accordo di libero scambio, c‘è la volontà di continuare a lavorare assieme su questioni come la sicurezza. I negoziati saranno duri e cercheremo di garantire ciò per cui gli elettori britannici hanno votato” ha detto May.

Per Londra si apre una fase delicata: il governo deve procedere su due fronti paralleli. Da un lato il complesso negoziato con i Ventisette e con Bruxelles, che punta a chiedere al Regno 60 miliardi di euro per gli impegni presi in passato; dall’altro il braccio di ferro con il governo scozzese di Nicola Sturgeon determinato a fissare un nuovo referendum sull’indipendenza pur di restare in seno all’Unione Europea.

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