A Parigi migliaia di studenti in piazza per chiedere giustizia per Théo, il giovane violentato con un manganello durante un fermo
Cassonetti incendiati, lancio di oggetti contro gli agenti. Tornano ad infiammarsi le banlieue parigine, dopo il caso del giovane Théo aggredito e violentato con un manganello durante un fermo a inizio febbraio. Dopo la rabbia dei residenti, a scendere in piazza sono stati gli studenti di 12 licei con una manifestazione non autorizzata cui hanno partecipato circa duemila persone. Almeno i 8 fermati.
À Paris, manifestations violentes contre les violences policières #AFPpic.twitter.com/VgrAh43aRd
— Céline Martin (@VeilleDeCM) February 23, 2017
“La parola vendetta è un po’ troppo” dice uno studente. “Noi vogliamo solo giustizia per Théo, come per molte altre persone, che nella periferia della cittá, vengono minacciate e attaccate tutti i giorni dalla polizia e che hanno bisogno del sostegno dei parigini”.
Les manifestations contre les violences policières dégénèrent à Paris https://t.co/7A7smyrkmapic.twitter.com/d16bTzkj8R
— Marta Onorato (@MartaOnorato2) February 23, 2017
A indire il corteo è stato il Movimento inter-lotte indipendente “Mili”, un gruppo studentesco di sinistra nato nel 2013 per protestare contro la deportazione della giovane rom Leonarda. Le proteste arrivano a due mesi dalle elezioni presidenziali francesi, un un clima definito teso nel Paese, e con i sondaggi che danno quasi certo il passaggio al secondo turno di Marine Le Pen, la leader del partito di estrema destra “Front National”.
#France#Latest Tear gas against #Paris demo for #Theo – youth allegedly raped by police. Video via
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jmsardo) February 18, 2017