Gli ucraini hanno commemorato il terzo anniversario di Maidan ricordando le vittime della sanguinosa rivolta filo-europea che ha portato alla caduta del presidente Yanukovich e al distacco dell’Ucrain
Gli ucraini hanno commemorato il terzo anniversario di Maidan ricordando le vittime della sanguinosa rivolta filo-europea che ha portato alla caduta del presidente Yanukovich e al distacco dell’Ucraina dall’orbita russa. Oltre 100 i morti a causa degli scontri tra manifestanti e polizia sulla Piazza indipendenza di Kiev.
“Io non voglio che si dimentichi quello che è successo, come le persone si sono alzate in piedi per cambiare le cose, pronte a dare tutto, la vita per il nostro futuro”, dice una residente.
“La lotta per l’indipendenza continua ancora. Sono molto contento che la gente di Maidan non si sia arresa allora e che la lotta prosegui. Stiamo combattendo e vinceremo”, aggiunge un altro.
La rivolta portò a un governo filo-ccidentale ma la situazione politica, economica e sociale è ancora di emergenza a causa della guerra scoppiata subito dopo nel Sudest a maggioranza russofona.
“La persone oggi sono diverse, hanno capito che è possibile cambiare le cose. Purtroppo da allora non ci sono stati sufficienti cambiamenti”, spiega un soldato.
Era il novembre del 2013 quando le proteste iniziarono a Kiev, dopo l’annuncio di Yanukovich di non voler firmare l’Accordo di associazione con l’Unione Europea. L’epilogo fu il bagno di sangue di Maidan, tra il 18 e 20 febbraio del 2014.