La Grecia chiude a nuova austerity: "No alle richieste illogiche dell'FMI"

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Stallo sul piano d'aiuti fra Atene, UE e Fondo Monetario Internazionale. L'istituto di Washington: "Niente prestiti, debito insostenibile"

La UE scalpita, l’FMI prende tempo, Atene si spazientisce

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Atene ostenta ottimismo, ma con Bruxelles e Fondo Monetario Internazionale è stallo per lo sblocco della prossima tranche d’aiuti. All’Unione Europea, che sempre più scalpita per una partecipazione finanziaria dell’FMI al programma di salvataggio da 86 miliardi di euro, l’istituto di Washington replica reclamando – in via precauzionale – l’approvazione di ulteriori misure d’austerity. Una richiesta che l’esecutivo greco giudica però irricevibile.

Greece says will not yield to ‘illogical’ IMF demands in bailout review https://t.co/5Y0rMUtqXXpic.twitter.com/8amVbrUqmK

— Kathimerini English (@ekathimerini) 7 février 2017

La posizione del governo greco, nella sintesi del suo portavoce: “No alle richieste illogiche dell’FMI”“Il governo aspira all’inclusione della Grecia nel programma di quantitative easing della BCE – ha detto il portavoce Dimitris Tzanakopoulos -. Per il resto la nostra posizione l’abbiamo già espressa: non cederemo alle richieste illogiche dell’FMI, che insiste nel volerci far approvare preventivamente misure da 4,5 miliardi di euro da applicare, eventualmente, alla fine del programma d’aiuti”.

“Niente prestiti, debito insostenibile”

Da settimane Atene accusa il Fondo Monetario Internazionale di fare il doppio gioco, invocando da una parte la restrutturazione del debito greco e dall’altra l’adozione di ulteriori misure di austerity. Prima della sua riunione di lunedì, il board dell’FMI aveva intanto già chiarito che la decisione su una partecipazione ai finanziamenti non era in agenda.

Clarifying: IMF board to discuss review of Greece's economy (Article IV) today. Decision on IMF potential future financing not on agenda

— Gerry Rice (@IMFSpokesperson) 6 février 2017

Lo statuto del Fondo Monetario Internazionale prevede che possa erogare prestiti ai soli stati il cui debito è valutato come “sostenibile”. Dall’FMI, che pure è spaccato su come affrontare il rompicapo greco, trapela invece un rapporto che indicherebbe quello di Atene come “assolutamente insostenibile sul lungo termine”.

“Valutazioni infondatamente pessimistiche” replica il presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem. Il “no” alla ristrutturazione del debito invocata dall’FMI resta, dice, ma il compromesso potrebbe passare da una revisione dei termini previsti per i rimborsi.

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