Il Fillon-gate si complica, e diventa un puzzle per i repubblicani

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Nuove rivelazioni di stampa su consulenze del candidato del centro-destra all'Esileo

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Fillon-gate, un’inchiesta che potrebbe cambiare il corso delle presidenziali francesi. E riservare sorprese. Il candidato dei repubblicani François Fillon è stato interrogato dagli inquirenti insieme alla moglie per cinque ore, il 30 gennaio; un passaggio importante, superato tre giorni dopo dalla pubblicazione, da parte della testata Canard Enchainé che ha sollevato il caso, di nuove rivelazioni. Le somme che Penelope Fillon, moglie del candidato, avrebbe guadagnato come assistente parlamentare, sarebbero ancora maggiori. La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta poiché nessuna pare averla mai vista in Parlamento. E anche due suoi figli hanno avuto stipendi per incarichi pubblici. Proprio FIllon ha dato un indizio ai giornalisti, su questa storia: “Quando ero un senatore ho avuto modo di pagare per due missioni specifiche dei miei figli che erano avvocati. Era ed è consentito dalla legge, quindi è legale”

‘‘In totale, la moglie del candidato repubblicano avrebbe ricevuto 831.440 euro; sua figlia ne avrebbe ricevuti 57,084 e suo figlio 26,651 per un totale di 83,735 euro lordi, per le loro abilità come avvocati. Tuttavia risulta che al momento dell’ingaggio i figli fossero ancora studenti. E anche per Fillon la posizione si aggrava. Secondo la testata on line indipendente Mediapart, infatti, il candidato repubblicano sarebbe ancora oggi, dal 2012, consigliere per importanti società quotate nella borsa francese quelle del cac 40. Posizione che il diretto interessato non aveva mai rivelato di ricoprire. Conflitto d’interessi in vista?

Fillon, che ha parlato addirittura di colpo di stato istituzionale contro di lui, è convinto di essere vittima di un accanimento senza precedenti: “Nella storia della Quinta Repubblica non si è mai verificata una situazione del genere. Non a meno di 3 mesi dalle elezioni presidenziali; una operazione enorme è stata montata per cercare di eliminare un candidato usando vie diverse da quelle previste dalla democrazia “.

Ora la magistratura dovrà pronunciarsi.Dopo le rivelazioni giornalistiche la procura di Parigi ha aperto un fascicolo per appropriazione indebita ed abuso d’ufficio ma i tempi delle indagini sono lunghi e eventuali rinvii a giudizio non arriveranno prima delle elezioni: al momento c‘è solo un’indagine preliminare. Fillon e i repubblicani dovranno decidere dunque secondo coscienza il da farsi.

Il partito per il momento si stringe ufficialmente intorno al suo candidato ma dietro le quinte si pensa a un piano b.
C‘è chi fa il nome di Alain Juppé, che tuttavia fu condannato nel 2005 per incarichi fittizi. Inoltre c‘è il nodo dell’età. Juppé ha infatti 71 anni, ai repubblicani, in caso, serve un candidato giovane, di certo sotto i sessanta, in grado di tenere testa agli altri: il socialista Benoît Hamon di 49 anni, il centrista Emmanuel Macron, addirittura trentanovenne.

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