Il nuotatore statunitense che si è inventato la rapina a Rio si confessa in TV.
Il nuotatore statunitense che si è inventato la rapina a Rio si confessa in TV.
Ryan Lochte dice di non avere totalmente mentito, ma ammette di avere gonfiato la storia.
Con tre compagni aveva compiuto atti vandalici in una stazione di servizio.
I 4 erano poi fuggiti dopo aver lasciato qualche banconota al guardiano armato che chiedeva conto dei danni.
“Riconosco pienamente la mia responsabilità” ha detto. “Ho esagerato la storia e se non lo avessi fatto non saremmo in questo pasticcio. Non lo sarebbero stati gli altri ragazzi a Rio, niente di tutto ciò sarebbe accaduto senza il mio comportamento immaturo.”
Tutti e 4 sono rientrati negli Stati Uniti.
Jimmy Feigen ha dato una grossa somma in beneficenza per evitare conseguenze legali.
Gunnar Bentz e Jack Conger sono stati fermati e rilasciati poco dopo.
Il Comitato olimpico statunitense non ha escluso provvedimenti della giustizia sportiva nei confronti dei nuotatori.