Quando Juno incontra Giove

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“Benvenuti su Giove”: Il segnale inviato dalla sonda Juno della Nasa, 48 minuti prima, viene ricevuto martedì alle 3:53 gmt, al centro dell’agenzia statuitense a Pasadena…

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“Benvenuti su Giove”: Il segnale inviato dalla sonda Juno della Nasa, 48 minuti prima, viene ricevuto martedì alle 3:53 gmt, al centro dell’agenzia statuitense a Pasadena, California. Juno è riuscita a entrare nell’orbita di Giove.

Ecco le prime immagini raccolte dalla telecamera del veicolo durante i diciassette giorni del viaggio verso il gigantesco pianeta gassoso. La sua missione sarà svelarne gli enigmi e quelli dell’origine del sistema solare.

And yet it moves. What Galileo saw through his telescope, I captured on approach to #Jupiterhttps://t.co/q3yCNsirYkpic.twitter.com/vBBwpoRMm0

— NASA's Juno Mission (@NASAJuno) July 5, 2016

“Ci sono molteplici lune – spiega Scott Bolton, coordinatore scientifico della missione Juno – i satelliti medicei che ruotano attorno a Giove e ognuno ruota a una velocità diversa basata sulla distanza dal pianeta. Questo è il re del nostro sistema solare e i suoi discepoli gli ruotano attorno. È rappresentativo della natura. È come se fosse un mini sistema solare”.

Seconda esplorazione di Giove, dopo la sonda Galileo, anch’essa della Nasa, Juno è partita dalla Terra cinque anni fa.

Dopo un viaggio di 2,7 miliardi di chilometri Juno, che pesa 3,6 tonnellate e ha una propulsione a pannelli solari, si è inserita in un’orbita di 53,5 giorni.

Dopo due rivoluzioni, a partire da ottobre si inserirà in un’orbita di 14 giorni prossima alle nubi e alle cinture di radiazione

La sonda dovrà cartografare i campi gravitazionali e magnetici di Giove per determinarne la struttura.

Jeremy Wilks. euronews: “Gli scienziati sono davvero emozionati per la missione di Juno, soprattutto per l’orbita. Il veicolo si avvicinerà alla superficie del gigante di gas, e questo potrebbe aiutarci a capire cosa c‘è al suo interno. Al momento non lo sappiamo. Ha un nocciolo di roccia o è tutto gas? Se si capisce Giove, riusciremo a capire il nostro sistema solare perché questo pianeta si è formato solo 3 o 4 milioni di anni dopo il sole, per cui è uno dei corpi più vecchi del sistema solare”.

Dopo venti mesi, durante l’ultima orbita, Juno si schianterà e si disintegrerà nell’atmosfera di Giove. Il sacrificio per aver svelato i segreti del gigante.

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