I Ministri degli Esteri dei sei Paesi fondatori dell’Unione Europea sono riuniti a Berlino, al fine di confrontarsi sulle conseguenze del referendum del 23 giugno, con il quale cui i britannici hanno
I Ministri degli Esteri dei sei Paesi fondatori dell’Unione Europea sono riuniti a Berlino, al fine di confrontarsi sulle conseguenze del referendum del 23 giugno, con il quale cui i britannici hanno optato per il “Leave”, che ha causato le dimissioni del Premier, David Cameron.
“Non dobbiamo farci prendere dalla frenesia – dice il Ministro degli Esteri tedesco, Steinmeier -, agendo come se avessimo già tutte le risposte, tuttavia dopo la decisione britannica non dobbiamo cadere nella depressione e nell’inoperatività”.
I Capi di Stato europei mirano a garantire una transizione indolore, sicchè per i Ministri presenti, tra i quali l’italiano Paolo Gentiloni, questo è solo il primo di una serie di incontri.
“Non credo che il punto di vista sull’Europa nel mio Paese sia molto diverso dagli altri – afferma invece il MInistro degli Esteri olandese, Koenders -, la gente vuole vedere risultati in Europa, penso sia fondamentale, è importante che i negoziati con il Regno Unito inizino molto presto”.
Il risultato referendario ha prodotto una marcata instabilità nei mercati finanziari di tutto il mondo, mentre l’agenzia di rating Moody’s ha tagliato l’outlook del debito del Regno Unito da stabile a negativo.