Attacchi a Bruxelles, Federica Mogherini si commuove: "Uniti nel dolore"

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Di Giacomo Segantini
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Da Amman, dove stava incontrando il ministro degli Esteri giordano Nasser Judeh, è arrivata la reazione del capo della diplomazia europea Federica

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Da Amman, dove stava incontrando il ministro degli Esteri giordano Nasser Judeh, è arrivata la reazione del capo della diplomazia europea Federica Mogherini agli attacchi di Bruxelles di questa mattina: “È un giorno molto triste per l’Europa, la quale, insieme con la sua capitale, sta soffrendo lo stesso dolore che il Medio Oriente ha conosciuto e conosce ogni singolo giorno, in Siria ma anche altrove”, ha detto Mogherini.

“Stiamo ancora aspettando notizie più precise della dinamica degli attacchi a Bruxelles, ma è abbastanza chiaro che le radici di questo dolore che stiamo patendo nella nostra regione sono assolutamente le stesse. E che siamo uniti, non soltanto nel piangere le vittime, ma anche nella reazione a queste azioni e nella prevenzione congiunta della radicalizzazione e della violenza… Mi fermo qui, spero che capiate, questo è un giorno difficile”.

Pochi attimi e poi, nonostante le parole di sostegno e di vicinanza del collega giordano, l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea non riesce a trattenere le lacrime e lascia la sala. Non prima però di aver sottolineato il messaggio chiaro in arrivo dalla Giordania: quello, ha detto la Mogherini, della “necessità di un Islam di pace, dialogo e cooperazione”.

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