Ue e Turchia rinviano di 10 giorni l'accordo finale sull'immigrazione

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Di Andrea Neri
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Una serie di proposte comuni su cui intavolare la discussione e uno slogan fissato come principio guida: la fine dell’immigrazione clandestina. Ecco

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Una serie di proposte comuni su cui intavolare la discussione e uno slogan fissato come principio guida: la fine dell’immigrazione clandestina.

Ecco i punti cardine del vertice Unione Europea-Turchia, costrette al dialogo dalla peggiore crisi migratoria dell’epoca contemporanea.

La nostra corrispondente a Bruxelles Gülsum Alan: “I negoziati sono stati difficili. La prossima tappa è il vertice europeo del 17 e 18 marzo al quale parteciperà anche la Turchia” spiega.

La diplomazia europea parla di accordo di principio i cui dettagli saranno stabiliti nei prossimi 10 giorni appunto. Il Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha tuttavia citato la sostanza dell’intesa di cui si discute:

“Il Primo Ministro Ahmet Davutoglu conferma l’impegno della Turchia ad accettare rapidamente il ritorno di tutti i migranti arrivati in Grecia e che non hanno la necessità di protezione internazionale. L’Unione Europea appoggerà la Grecia nell’assicurare un rientro veloce su larga scala verso la Turchia. Tutte queste decisioni rappresentano un messaggio molto chiaro: i giorni dell’immigrazione irregolare in Europa sono finiti” ha detto Tusk.

Il potere di manovra dell’Europa di fronte alla crisi migratoria è minimo e le possibilità d’inchiodare Ankara alle sue responsabilità in materia di libertà d’espressione sono inesistenti.

Il Premier turco Ahmet Davutoglu: “Il nostro obiettivo è scoraggiare l’immigrazione clandestina, prevenire il traffico di esseri umani, aiutare le persone che vogliono venire in Europa incoraggiando un’emigrazione regolare e disciplinata” ha affermato.

Punti chiave dell’accordo di principio: esplulsione verso la Turchia dei migranti economici che Ankara a sua volta rispedirà nei Paesi d’origine; Ankara accoglierà i richiedenti asilo arrivati illegalmente in Grecia ed otterrà 3 miliardi di aiuti supplementari. L’Europa a sua volta accoglierà un richiedente asilo venuto dalla Turchia per via regolare per ogni migrante irregolare espulso. Soppressione sin da giugno dei visti per i cittadini turchi. Riapertura del dossier per l’adesione di Ankara all’Unione.

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