Siria: 8 milioni di bambini hanno bisogno d'aiuto

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Di Euronews
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Una generazione da salvare. Oltre 8 milioni di bambini siriani hanno bisogno d’aiuto. A ricordarlo un rapporto Unicef , che sottolinea come in Siria

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Una generazione da salvare.
Oltre 8 milioni di bambini siriani hanno bisogno d’aiuto. A ricordarlo un rapporto Unicef , che sottolinea come in Siria non esista più un luogo sicuro per i minori.

Le immagini di sbarchi che continuano sulle coste greche come quello di lunedì lunedì scorso a Lesbo, dicono che le famiglie siriane sono disposte a affrontare le traversate via mare malgrado il maltempo per raggiungere l’Europa e dare una prospettiva ai propri figli.

Ningún niño está seguro en Siria: UNICEF (UNICEF</a>) <a href="https://t.co/S8i1fic9y3">https://t.co/S8i1fic9y3</a> <a href="https://t.co/shdt5Om3gp">pic.twitter.com/shdt5Om3gp</a></p>&mdash; Sexenio (SexenioMX) 24 Novembre 2015

Per Eurostat la situazione è peggiorata nel corso dell’anno, se a giugno i bambini che richiedevano asilo in Europa rappresentavano il 10%, in ottobre erano il 33%.
In media sono almeno 700 al giorno.
Di bambini morti nel tentativo di raggiungere le coste europee le cronache degli ultimi mesi sono piene, in effetti i più giovani sono anche i più fragili e i più indifesi:

Ramiz Momeni, Humanitas Charity:
“Quando vediamo bambini di dieci anni con evidenti segni di ipotermia, non sappiamo cosa fare perché non abbiamo neppure una coperta da dare. Ci vuole azione. Le immagini parlano da sole”.

https://www.facebook.com/HumanitasCharityPage/

L’Unicef li distingue in 5 categorie: i bebè e i piccolissimi, gli handicappati, i bimbi che si sono persi, gli adolescenti per conto proprio e quelli abbandonati.

È ancora più grave la situazione dei bambini che vivono in zone di guerra in Siria, circa due milioni, e che sono difficilmente raggiungibili.

Senza contare gli altri due milioni che si trovano in campi profughi nei paesi vicini, come questo in Libano.

I diritti dei bambini sono sistematicamente violati, l’educazione una chimera. Questi giovanissimi devono lavorare per aiutare la famiglia.

Un ritorno al passato implacabile, che invoca un’azione e una soluzione. Subito.

Ahmad diceva lo scorso febbraio che vuole diventare medico da grande. E siamo ancora in tempo perché il suo sogno di realizzi.

“Mi chiamo Ahmad, ho nove anni, sono di Aleppo. Non vado a scuola da due anni, da grande voglio fare il medico”.

https://twitter.com/valfurla/status/668907455750021120

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