Un messaggio chiaro all’Isil. “Queste bombe sono per Parigi e per gli attentati”. Lo hanno scritto i militari russi sugli ordigni che le navi di
Un messaggio chiaro all’Isil.
“Queste bombe sono per Parigi e per gli attentati”. Lo hanno scritto i militari russi sugli ordigni che le navi di Mosca hanno lanciato verso le province di Raqqa, Idlib o Aleppo. Non è un costume recente. Prima di ogni battaglia i soldati hanno sempre scritto su bombe o missili messaggi contro il nemico. È la prima volta che l’esercito russo però, dedica un attacco a un Paese, la Francia, nei confronti del quale i rapporti sono perlomeno complicati.
Anche l’ambasciata russa a Londra ha ritwittato alcune foto. E per dimostrare che il presidente Putin è il vero comandante in capo delle forze armate, il leader del Cremlino ha voluto mostrarsi a favore di telecamere. Rivolgendosi ai soldati in collegamento via satellite ha detto: “Voglio ringraziarvi, ma anche anche ricordarvi che non è sufficiente ripulire la Siria e proteggere i russi da possibili attacchi terroristici. Abbiamo un sacco di lavoro da fare e spero continueremo a comportarci con la stessa professionalità di adesso”.
Dal punto di vista dei risultati oltre 600 jihadisti sono stati uccisi negli attacchi dell’aviazione russa con missili da crociera lanciati dalle navi della flottiglia del Caspio. Vladimir Putin, ha spiegato che negli ultimi quattro giorni sono state condotte complessivamente 522 incursioni, con l’impiego di 101 missili e 1.400 tonnellate di bombe. Colpiti 826 bersagli “ostili”. I bombardamenti russi contro i depositi di petrolio in mano all’Isil causano ai jihadisti danni per un milione e mezzo di dollari al giorno.