Turchia al voto: i curdi ago della bilancia

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Nelle città del sud est turco, la maggioranza della popolazione è di etnia curda. La scelta curda alle legislative di domenica può cambiare il volto

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Nelle città del sud est turco, la maggioranza della popolazione è di etnia curda. La scelta curda alle legislative di domenica può cambiare il volto politico della Turchia.
In giugno, per la prima volta il partito filo curdo, l’Hdp, guidato dal giovane Selahattin Demirtas, è riuscito a superare la soglia di sbarramento del 10% e ad entrare in Parlamento facendo perdere all’Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan la maggioranza assoluta.

In questo quartiere di Istanbul, Esenyurt, le schermaglie politiche così come gli scontri e le armi sembrano lontani:

Husna Kaplan:

“Vogliamo vivere in pace e in tranquillità”.

Onur Kaplan:
“Vivere qui, nel sud est, significa fare continuamente i conti con la polizia di Stato. Ma i curdi della parte occidentale della Turchia sono diversi , non possiamo dire che ci siamo integrati ma siamo lontani dal punto di vista territoriale e lontani dalla loro psicologia.
Ci sono differenze nelle abitudini di voto, siamo diversi rispetto ai Curdi”.

La campagna militare del governo contro i guerriglieri curdi del Pkk ha alimentato le voci che il presidente stesso fomenti una guerra interna per screditare l’Hdp.

Bora Bayraktar, euronews: -L’atmosfera del voto è diversa, può dirci come la questione curda influenza questo clima? Ümit Fırat, scrittre curdo:
“Siamo anni luce lontani dal 7 giugno, data delle ultime elezioni. C‘è violenza, combattimenti, una sorta di guerra. Non possiamo parlare di una campagna elettorale serena. Non c‘è una discussione politica nella regione curda. Le elezioni hanno luogo in un clima decisamente peggiore rispetto agli scontri degli anni Novanta”.

-Come valuta le relazioni tra l’Hdp e il Pkk?

“Il Pkk si è espanso nella regione. Ha le sue organizzazioni in Iraq e in Siria. L’Hdp è il volto legale del Pkk in Turchia e solo in Turchia sono attivi.
Dobbiamo inquadrare l’Hdp in questo modo, un partito curdo in Turchia, il partito curdo in Turchia”.

In molti pensano già al dopo elezioni e a chi e a come la questione curda verrà affrontata.

Bora Bayraktar:

La Turchia inizierà un processo di pace dopo e lelezioni?

Atilla Sandıklı, Università Haliç :
-È strettamento legato all’esito delle elezioni. Se l’Akp (il partito di Erdogan)vince continueranno le operazioni militari.

Quando il Pkk diventerà una formazione marginale o ritirerà le proprie truppe dalla Turchia, il processo di pace, oggi bloccato, potrebbe riprendere portando democrazia, sviluppo economico nella regione. Possiamo aspettarci di peggio contro il Pkk se il partito conservatore Akp si allea con i nazionalisti (Mhp).

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