Israele ormai è una polveriera. Un’altra giornata di violenze fra palestinesi e israeliani. Si parla di almeno sette vittime e numerosi feriti. Gli
Israele ormai è una polveriera. Un’altra giornata di violenze fra palestinesi e israeliani. Si parla di almeno sette vittime e numerosi feriti. Gli attacchi sono avvenuti a Gerusalemme, Tel Aviv, Dimona. Qui quattro arabi sono stati accoltellati dallo stesso assalitore, probabilmente un 17enne ebreo. Tutti sono ora ricoverati in ospedale ma non in gravi condizioni.
Nella colonia di Kiryat Arba un poliziotto è stato accoltellato da un palestinese ucciso poi dai militari mentre un giovane di 16 anni è stato attaccato a Gerusalemme. Mentre il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ufficialmente condannato le aggressioni, aggiungendo che coloro che ricorrono alla violenza saranno perseguiti dalla legge, per Hamas è iniziata ufficialmente la terza Intifada.
Il leader del movimento islamico Ismail Haniyeh durante il sermone in una moschea ha dichiarato che Gaza e la Cisgiordania non sono e non saranno mai entità geografiche separate e, malgrado il blocco imposto da Israele, Hamas sarà in grado di intervenire nel conflitto in corso nei territori.
Intanto le forze di sicurezza israeliane continuano a presidiare la Città Vecchia. Per ragioni di sicurezza il governo di Tel Aviv ha imposto ulteriori restrizioni per l’ingresso di palestinesi alla Spianata delle moschee, luogo sacro per i musulmani ma controllato dalle autorità israeliane.