Nulla di fatto nei negoziati di Ginevra per un cessate il fuoco in Yemen. La delegazione governativa e quella dei ribelli sciiti Houthi che
Nulla di fatto nei negoziati di Ginevra per un cessate il fuoco in Yemen. La delegazione governativa e quella dei ribelli sciiti Houthi che controllano Sanaa tornano a casa senza essersi mai incontrate direttamente durante i colloqui con i rappresentanti dell’Onu.
Il ministro degli esteri del governo in esilio dà questa interpretazione: “Siamo ancora ottimisti sul raggiungimento di una soluzione pacifica per lo Yemen sotto l’egida delle Nazioni Unite, ma sfortunatamente la delegazione Houthi non ci ha consentito di fare progressi come ci saremmo aspettati.”
Le parti rimangono disponibili a continuare le trattative, ma al momento non è stata fissata alcuna data per nuovi incontri.
“Non c‘è nessun accordo, sia chiaro, non starò a girarci intorno – dichiara l’inviato speciale dell’Onu Ismail Ould Cheikh Ahmed -. Non abbiamo raggiunto alcun tipo di intesa perché le parti hanno vedute divergenti sia sull’accordo originario sia sul fatto stesso di raggiungere un accordo.”
Intanto nello Yemen si aggrava la crisi umanitaria. A Taiz, al centro degli scontri, i negozi rimangono vuoti nonostante il Ramadan, mentre la gente fugge o si nasconde per timore dei raid aerei sauditi e dei cecchini.